martedì 25 novembre 2008

...ancora sugli eBook

Tutto ciò che viene prodotto sotto forma di pubblicazione cartacea può, almeno in teoria, essere riprodotto su un libro elettronico.
I libri che solitamente vengono acquistati in
libreria o presi a prestito in biblioteca come romanzi, libri di testo, manuali, enciclopedie, ecc. possono essere acquistati on-line o scaricati gratuitamente (se privi di copyright) dai molti archivi disponibili su internet.
A fianco a questo tipo di pubblicazioni, caratterizzate dal fatto di essere già disponibili in formato cartaceo, ne esistono altre disponibili solo in formato digitale:

  • pubblicazioni di autori molto noti che decidono di pubblicare una loro opera esclusivamente in formato elettronico come ad esempio ha fatto Stephen King con il suo romanzo Riding the Bullet - Passaggio per il nulla.
  • pubblicazioni di autori poco noti, che non avendo i mezzi per promuoversi da soli, decidono di approfittare dei bassi costi di distribuzione offerti da internet grazie alla quale possono rendere disponibili (spesso gratuitamente) le proprie opere.

Malgrado un qualunque computer sia potenzialmente in grado di permettere la lettura di un eBook, si dovrebbe parlare di eBook reading device solo riferendosi a quei dispositivi dotati di caratteristiche tali da poter essere usati in maniera analoga a quella di un libro cartaceo.
Le caratteristiche essenziali che un eBook reading device dovrebbe avere sono:

- essere dotato di una fonte autonoma di energia

- avere dimensioni e peso simili a quelle di un libro cartaceo

- permettere la lettura in condizioni ambientali (illuminazione ecc.) simili a quelle in cui può essere letto un normale libro cartaceo

Tenendo conto di queste caratteristiche, possiamo suddividere i vari dispositivi hardware disponibili sul mercato in Tablet PC, palmari e lettori dedicati.

Tablet PC: è un computer portatile a cui sono aggiunte diverse funzionalità hardware, come la possibilità di ruotare lo schermo (di tipo touch screen) di 180 gradi in modo da renderlo simile, nel modo d'uso, ad un blocco per gli appunti. Oltre ai soliti sistemi di input è previsto anche l'uso di un pennino che, tramite software opportunamente predisposto, consente di interagire con lo schermo. Questi apparecchi, grazie alla loro flessibilità, consentono di svolgere attività molto diverse tra loro ed hanno generalmente una potenza di calcolo più che sufficiente per gli eBook. Potendo fare uso di sistemi operativi molto diffusi, i Tablet PC possono leggere molti formati diversi di eBook ma hanno generalmente lo svantaggio di essere un po' troppo ingombranti e pesanti. Altro dettaglio che li allontana dall'immediatezza di un libro cartaceo restano i tempi di attesa, ancora troppo lunghi a causa del caricamento del sistema operativo (questo svantaggio può essere parzialmente compensato con opportuni software, andando però a scapito dell'autonomia).

Palmari: sono dispositivi che grazie alle ridotte dimensioni possono essere facilmente trasportati. Anche se sono nati per essere delle agende elettroniche, ai nostri giorni i palmari si stanno sempre più accrescendo di funzionalità soprattutto per quello che riguarda il campo multimediale. La potenza di calcolo e la capacità di memoria che offrono, pur non raggiungendo quella dei computer portatili, sono comunque tali da permettere di portarsi dietro centinaia di libri e leggere anche gli eBook più complessi. I principali limiti di questi dispositivi sono da ricercare nelle dimensioni dello schermo (inferiori ad una pagina di un libro in edizione tascabile) che non permettono di visualizzare molto testo e nella scarsa autonomia di cui dispongono.

Lettori dedicati: appartengono a questa tipologia tutti quei dispositivi (anche molto diversi fra loro) appositamente progettati per essere dei lettori di eBook. Anche se sono i migliori per leggere gli eBooks, finora non hanno avuto il successo sperato, tanto che il loro sviluppo si è arrestato. Nuova linfa potrà essere forse loro data dalla nascita dei primi lettori dotati di tecnologia E-ink, che permette la resa di una superficie quasi identica alla carta. Esistono già in commercio diversi dispositivi di questo genere, come l'eReader iLiad di iRex Technologies (una divisione della Philips), il Kindle di Amazon, il Cybook della francese Bookeen o il Sony PRS-505.



http://www.gadgetsarabia.com/wp-content/2007/12/sony-prs505-reader.jpg

eBook...cos'è?

Un eBook (anche chiamato e-book oppure ebook) è un libro in formato elettronico.

Il termine deriva dalla contrazione delle parole inglesi electronic book, viene utilizzato sia per indicare la conversione in digitale di una qualsiasi pubblicazione sia il dispositivo con cui il libro può essere letto.


Nel caso ci si riferisca al dispositivo di lettura sarebbe più corretto, per evitare fraintendimenti, riferirsi ad esso come eBook reading device (dispositivo di lettura di eBook) oppure eBook reader, termine con il quale si intende sia il dispositivo hardware su cui l'eBook viene letto sia il software che permette la lettura sul dispositivo fisico. Il termine lettura di un libro elettronico è riduttivo, dato che un eBook può fruire informazioni che vanno ben al di là del solo testo.


Per la lettura di un eBook sono necessari diversi componenti:

- un formato elettronico in cui convertire la pubblicazione chiamato eBook format

- un software di lettura o eBook reader compatibile con tale formato

- la conversione in digitale del libro sui cui sono state applicate le regole del formato, ossia l'eBook vero e proprio

- un dispositivo hardware di lettura su cui eseguire l'eBook reader

- il documento elettronico di partenza o e-text


Non è corretto confondere un qualunque documento in formato digitale con un eBook, dato che l'eBook non si limita a presentare la sostanza del documento cartaceo ma cerca anche di replicarne la forma, in modo da rendere la lettura il più possibile simile a quella che si avrebbe sfogliando le pagine di un libro.


Da ciò deriva che tutte le azioni che in un normale libro cartaceo sono immediate e scontate, come ad esempio, lo scorrere le pagine o l'inserimento di un segnalibro devono essere opportunamente emulare dal software.


Il libro elettronico, nell'imitare quello cartaceo, approfitta ovviamente dei vantaggi offerti dalla sua natura digitale, che risiedono principalmente nelle possibilità di essere un ipertesto e inglobare elementi multimediali.

venerdì 21 novembre 2008

Dalla formazione all'autoformazione

Viviamo dentro la società dell’apprendimento: la formazione viene perciò intesa come una sorta di necessità vitale.
Ma è effettivamente così , è così diffusa la formazione lungo tutto l’arco della vita?

Purtroppo esistono ancora degli analfabetismi, delle sacche di resistenza.
Questo della società dell’apprendimento è un tema generalmente acquisito ma effettivamente ancora non risolto.

Vi sono diverse dimensioni della formazione: formale, informale e non formale.
Si parla di formazione formale quando si conseguono dei titoli di studio, non formale quando l’apprendimento viene dall’esperienza organizzata (apprendistato, saper fare) e informale quando l’apprendimento viene dall’esperienza di vita quotidiana.
La dimensione dell’intelligenza è la principale preoccupazione dell’attività autoformativa: si restituisce al soggetto il ruolo di protagonista del proprio apprendimento.
Il motivo della formazione personale: non è una formazione personalizzata, che porta al rischio di polverizzare il progetto formativo, bensì il diritto di ciascuno a coltivare la sua propria persona.
L’apprendimento autoriflessivo, quello che attraversa anche i territori dell’approccio narrativo e autobiografico, viene utilizzato ancora molto prudentemente all’interno delle aziende.

Essa ha a che fare con la trasformazione individuale e con il desiderio di automiglioramento.
Offerte di lavoro su Careerjet